Milan in Champions resti a zero se regali un tempo al Bayer
É amara la nuova Super Champions per il MIlan: dopo il ko a San Siro con il Liverpool, ecco la bocciatura all’esame di tedesco contro il Bayer campione di Germania e la squadra italiana resta a quota zero. Xabi Alonso, invece, fila come un treno: seconda vittoria di fila, dal 4-0 al Feyenoord all’1-0 ai rossoneri. Contrariamente al derby e al successo sul Lecce (unica variante di formazione: inizialmente Loftus-Cheek al posto dell’acciaccato Morata), a Leverkusen gli uomini di Fonseca scendono in campo troppo timidi e troppo preoccupati. Così, gli avversari li schiacciano nella loro metà campo per larghi tratti di un primo tempo lastricato da molta sofferenza. Il gol annullato a Boniface per fuorigioco di Frimpong, le parate di Maignan, l’estrema difficoltà nelle uscite dalla metà campo di pertinenza: il gong dell’intervallo salva il Diavolo, pugile barcollante sul ring della BayArena, splendido stadio della Renania Settentrionale-Vestfalia.
Alla ripresa del gioco, il Milan si sveglia: il gol tedesco dopo sei minuti è una scossa elettrica che gli dà la sveglia. Da quel momento, il Bayer arretra e si rintana davanti a Hradecky. Con Morata in campo per Abraham, l’attacco rossonero suona un’altra musica. Il campione d’Europa sfiora due volte il gol; uno lo cerca, ma non lo trova Reijnders, poi è di Frimpong l’unico sussulto teutonico prima che Theo Hernandez centri la traversa e Morata sprechi l’1-1 sulla ribattuta. Una vera disdetta questa sconfitta per il Milan che avrebbe meritato quantomeno il pari. Però, se in Champions League regali un tempo a un avversario del calibro Bayer, alla fine rimani a zero e ti restano solo rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato.
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