Nuove misure per il risarcimento dei danni al Terzo Settore colpito dall’alluvione del 2023

Importanti novità per il mondo del Terzo Settore romagnolo, che parimenti alle famiglie e alle imprese è stato duramente colpito dall’alluvione del 2023. La Struttura commissariale per la ricostruzione ha infatti emesso l’Ordinanza n.39, che disciplina gli interventi eseguibili a risarcimento dei danni subiti proprio durante quell’alluvione.
In particolare, l’ordinanza si rivolge a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese e cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni ed enti privati costituiti per il perseguimento, senza fini di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale iscritti nel registro unico nazionale del terzo settore, e ad associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
Ripercorrendo lo schema delle precedenti ordinanze 11/23 e 14/23, dedicate rispettivamente ad attività produttive e famiglie, l’Ordinanza 39 disciplina la modalità di concessione dei contributi, le tipologie di intervento e i costi ammissibili per accedere ai quali la domanda andrà inoltrata al comune territorialmente competente tramite la piattaforma Sfinge.
Per i danni fino a 40mila euro la Struttura commissariale riconoscerà, a seguito di istruttoria e nei limiti delle risorse finanziarie complessivamente disponibili, fino al 100% delle spese ammissibili, erogando il 50% del contributo a titolo di anticipazione e la restante metà a conclusione della rendicontazione e dei controlli. Nel caso in cui gli interventi fossero già stati realizzati, con debita rendicontazione, la somma verrà saldata in un’unica soluzione.
Per gli importi superiori a 40mila euro la Struttura commissariale riconoscerà una prima quota pari almeno a 40mila euro. Ulteriori concessioni verranno determinate in relazione alle risorse rese disponibili con successivi decreti, fino alla concorrenza dell’importo complessivo del danno riconosciuto. Le modalità di anticipo e saldo, nonché dell’eventualità di interventi già realizzati, sono le medesime.
L’istanza di riconoscimento dei contributi deve essere presentata dal legale rappresentante degli enti al Comune competente e gli immobili danneggiati per cui è possibile accedere al contributo sono quelli che, alla data dell’alluvione, risultavano sede legale e/o oggetto delle attività degli enti.
Il contributo riguarda anche beni mobili posseduti dagli enti per l’esercizio delle proprie attività. La valutazione dei danni a impianti e beni mobili necessita di perizia asseverata e deve risultare dalla contabilità di magazzino. Rientrano tra le spese ammissibili a contributo anche quelle tecniche e degli onorari dei professionisti coinvolti.
I pagamenti relativi agli interventi oggetto della richiesta di contributo vanno effettuali attraverso bonifico bancario o strumento che consenta la tracciabilità.
Alla domanda va allegata la scheda di rilevazione dei danni compilata da un professionista abilitato, la perizia tecnica asseverata sulla riconducibilità diretta dei danni all’alluvione e il progetto degli interventi di ricostruzione.
L’istanza dovrà essere inoltrata tramite la piattaforma Sfinge a cura del rappresentante dell’ente o di un suo delegato, accessibile all’indirizzo https://alluvione2023.regione.emilia-romagna.it.
In caso di copertura assicurativa, la concessione del contributo è subordinata alla dichiarazione che il beneficiario abbia esperito tutte le azioni a suo carico per ottenere l’indennizzo da parte dell’assicurazione.
Il Commissario straordinario procederà a verifiche documentali e in loco, a campione, a premessa dell’adozione del provvedimento di liquidazione del saldo dei contributi.