olre 2 mila in 24 ore



Ore 14:26. 

Sono due le “carrette del mare” che trasportavano migranti  subsahariani appena naufragate in area Sar maltese. Almeno 7 i morti. Alcuni cadaveri sono già state recuperati dalle motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle italiane che sono intervenute. 

La Capitaneria, nel frattempo, è riuscita a trarre in salvo una decina di persone che sono a bordo dell’unità di soccorso. Altri naufraghi, ma non è chiaro quanti, sono stati recuperati da un peschereccio tunisino che era in zona e che, adesso, viene scortato dalla Guardia di finanza verso il porto di Lampedusa. A bordo del peschereccio ci sono 3 cadaveri. 

E a Lampedusa è emergenza sbarchi: uno di quei record che non si vorrebbero mai stabilire. Ma purtroppo bisogna prenderne atto. La maggiore delle isole Pelagie rimane la destinazione di migliaia di disperati che continuano ad arrivare in massa e senza sosta. Nelle ultime 24 ore si è così accertato un triste primato: 2 mila persone sbarcate in 24 ore. Gli ultimi migranti ad approdare sull’isola sono stati 267 che, fra la notte e l’alba, sono sbarcati dopo che 6 dei 7 barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalla ong Louise Michel e dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza. Ieri, a Lampedusa, si sono registrati 43 sbarchi con un totale di 1.778 persone. Ed ecco che si arriva a sfondare il tetto dei 2 mila.

All’hotspot di contrada Imbriacola, dal quale ieri sono state trasferite complessivamente 525 persone, al momento ci sono 1.831 ospiti a fronte di poco meno di 400 posti. 

Durante la notte la ong Louise Michel ha agganciato, al largo delle isole Pelagie, due imbarcazioni alla deriva con a bordo in totale 78 migranti originari di Guinea, Burkina Faso, Costa d’Avorio e Mali: sono stati eventi Sar. La motovedetta V1102 della Guardia di finanza ha invece soccorso 40 persone (8 donne e 3 minori) che erano su un natante di ferro di 7 metri salpato da Sfax in Tunisia. I carabinieri, nel frattempo, hanno rintracciato all’Isola dei Conigli 43 migranti (14 donne e 5 minori) del Camerun, Mali e Costa d’Avorio. L’imbarcazione usata per la traversata non è stata rinvenuta. Una pattuglia della Guardia di finanza ha bloccato 42 persone (12 donne e 1 minore) sulla spiaggia di Cala Croce ed in questo caso è stato ritrovato il natante di 7 metri. Sempre le Fiamme gialle hanno soccorso un’imbarcazione alla deriva con a bordo 25 persone (4 donne e 1 minore) e bloccato un natante con 41 (13 donne e 4 minori) originari di Costa d’Avorio, Camerun, Gambia, Guinea e Niger.

E c’è chi si organizza con dei veri e propri viaggi “fai da te”, come il caso di 25 tunisini che si sono messi in mare senza affidarsi ai famigerati scafisti.

“La barca l’abbiamo comprata noi. Abbiamo raccolto i soldi e pagato 45 mila dinari che sono serviti anche per 10 taniche da 20 litri di carburante”: lo hanno raccontato i 25 tunisini (tra questi 4 donne e un minore= intercettati all’alba dai finanzieri della motovedetta “Sottile”, nelle acque antistanti Lampedusa, su un barchino in ferro di 7 metri con motore fuoribordo.

A tutti i migranti che vengono soccorsi o bloccati viene chiesto – perché rientra nella procedura – il luogo di partenza e il costo del viaggio. Finora gli sbarcati hanno sempre riferito di aver pagato da un minimo di mille fino a 4 mila dinari per la traversata organizzata dagli scafisti. Queste nuove dichiarazioni, se confermate, mettono in luce un aspetto nuovo del fenomeno: in Tunisia, infatti, la gente del posto riesce anche ad organizzare il viaggio e a salpare autonomamente verso la Sicilia.

Non soltanto soccorsi o barchini bloccati mentre erano in navigazione. Durante la notte, 4 gruppi di migranti sono stati bloccati direttamente sulla terraferma di Lampedusa e in 3 casi le imbarcazioni usate per la traversata non sono state ritrovate. 

I finanzieri della tenenza hanno bloccato 11 tunisini lungo la strada di Ponente, nei pressi di un camping. I migranti hanno riferito di essere partiti da Madhia, in Tunisia, e d’aver pagato 2 mila dinari tunisini. Sempre le Fiamme Gialle, lungo la strada di Ponente, hanno intercettato e bloccato 41 persone (12 donne e 6 minori) originarie di Costa d’Avorio, Guinea e Liberia. I carabinieri, invece, all’Isola dei Conigli hanno fermato 43 migranti. I questi tre casi, la “carretta” usata per la traversata non è stata trovata. E’ stata invece sequestrata quella di 7 metri che ha permesso lo sbarco di 42 (12 donne e 1 minore) persone originarie di Costa d’Avorio, Liberia, Camerun e Guinea, sulla spiaggia di Cala Croce.

Durante la notte, il peschereccio “Cesare” battente bandiera italiana ha soccorso 31 migranti, fra cui 11 donne e 2 minori, che viaggiavano su barchino di 7 metri. I migranti, originari di Burkina Faso e Mali, hanno dichiarato di essere partiti da Sfax in Tunisia alle ore 7 di mercoledì. 

Quarantaquattro dei 49 barchini soccorsi, bloccati o usati, nelle ultime 36 ore, per arrivare direttamente sulla terraferma di Lampedusa sono salpati da Sfax, in Tunisia. Il dato emerge dai racconti dei migranti, a tutti – prima del trasferimento all’hotspot di contrada Imbriacola – viene chiesto luogo e giorno di partenza, nonché costo del viaggio. Ben 44 gruppi hanno appunto riferito d’essere partiti da Sfax, due da Kerkenna, un gruppo da Madhia e un altro da Soussa, in Tunisia. Solo un gruppo, composto da 41 persone, ha riferito d’essersi imbarcato a Zawia in Libia.   

(Aggiornato alle 14:26)



Fonte: https://www.agrigentonotizie.it/cronaca/lampedusa-naufragio-morti-sbarchi-record-25-marzo-2023.html

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