Papa Leone: «La Chiesa risponda alle sfide della nuova rivoluzione industriale e dell’intelligenza artificiale»

«Ho pensato di prendere il nome di Leone XIV. Diverse sono le ragioni, però principalmente perché il Papa Leone XIII, con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro», ha detto il nuovo Pontefice che ha incontrato per due ore i cardinali nell’Aula nuova del Sinodo. Leone XIV ha tenuto un intervento e ha dato spazio ai liberi interventi dei cardinali.
Diffuso il nuovo stemma di Leone
“In illo uno unum”. La segreteria di Stato vaticana sui social ha diffuso lo stemma ufficiale di papa Leone XIV , “In Cristo siamo una sola cosa”. Una curiosotà: Papa Leone XIV ha ancora la sua residenza nell’abitazione nel Palazzo dell’ex Sant’Uffizio. Leone non ha ancora deciso sull’eventuale nuova residenza.
Tsarahazana, cardinale del Madagascar: ha avuto più di 100 voti
Indiscrezioni dal Conclave non dovevano essercene, ma qualcosa inizia a trapelare. Per Papa Leone XIV nella Sistina c’è stato un enorme consenso. Quasi un plebiscito ad ascoltare le indiscrezioni emerse dalle prime battute dei cardinali all’uscita dalla prima messa con Leone XIV, nella Cappella Sistina. «L’incontro di questa mattina è andato molto bene. abbiamo parlato anche della necessità di rendere la chiesa più collegiale», ha affermato il cardinale del Madagascar Désiré Tsarahazana, arcivescovo metropolita di Toamasina, all’uscita dal primo incontro del nuovo Papa con i cardinali giunti a Roma per il Conclave. «È un ottimo Papa e ha avuto molto più di 100 voti», dice.
Gracias, arcivescovo di Mumbai: un pontefice in equilibrio tra contemplazione e azione
L’incontro di oggi del Pontefice con i cardinali, è il «segno che vuole ascoltarci» e che quello di Papa Prevost sarà «un pontificato collegiale», dice l’arcivescovo emerito di Mumbai, cardinale Oswald Gracias ad AsiaNews. Un Papa «saldamente radicato nella fede, plasmato da Sant’Agostino, il ’dottore della Grazia’, quando afferma che la Chiesa deve illuminare ’le notti oscure di questo mondo’», ha aggiunto il porporato. «Penso che papa Leone porti speranze, attese e una nuova freschezza, la freschezza dello Spirito Santo, che darà nuova energia», ha detto Gracias che si è detto convinto che «se da una parte il pontificato di papa Leone sarà influenzato da quello di papa Francesco come punto di riferimento, lui avrà comunque il suo stile. Subito dopo l’elezione lo abbiamo visto salire sul balcone indossando i tradizionali abiti papali e so che sarà un ponte anche all’interno della Chiesa». E ha sottolineato che «durante uno dei miei incontri con il cardinale Provest, gli ho chiesto della sua formazione agostiniana e lui ha risposto: ’Equilibrio tra contemplazione e azione’”, stilando così una sorta di programma di lavoro».
Il ringraziamento al cardinale Re
Papa Leone XIV ha fatto un breve saluto al cardinale decano. «Ringrazio il Decano del Collegio Cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re – merita un applauso, almeno uno se non di più –, la cui sapienza, frutto di una lunga vita e di tanti anni di fedele servizio alla Sede Apostolica, ci ha molto aiutato in questo tempo. Ringrazio il Camerlengo di Santa Romana Chiesa, Cardinale Kevin Joseph Farrell – credo che è qui presente –, per il prezioso e impegnativo ruolo che ha svolto nel tempo della Sede Vacante e della Convocazione del Conclave». Ha ricordato i cardinali che, per ragioni di salute, non hanno potuto essere presenti «con voi mi stringo a loro in comunione di affetto e di preghiera».