Pavoni a Punta Marina: nuovi cartelli per favorire la convivenza
Prosegue il progetto di convivenza con i pavoni di Punta Marina promosso dall’associazione CLAMA. Oggi, venerdì 10 gennaio, le volontarie hanno installato due nuovi cartelli esplicativi e altri segnaletici lungo le vie del lido per sensibilizzare residenti e turisti sulle regole fondamentali per una convivenza serena.
Tra le raccomandazioni principali, si invita a non alimentare i pavoni nei giardini privati. “Per attuare al meglio una convivenza ideale, è infatti necessario non offrire loro cibo, anche se siamo consapevoli che per molti sia diventata un’abitudine ed un modo di esprimere affetto per questi stupendi volatili”, spiegano le volontarie. “Essi trovano tutto ciò di cui hanno bisogno per la loro dieta in pineta – sapevate che si nutrono anche di zecche, a beneficio anche dei nostri cani? – e se non li alimentiamo tenderanno a soggiornare lontano dalle zone abitate”. L’associazione sottolinea inoltre che maltrattare i pavoni, come qualsiasi altro animale, costituisce reato.
“In un mondo sempre più strangolato dal cemento che usurpa lo spazio vitale agli animali selvatici, quello che noi esseri umani possiamo e dobbiamo fare – continuano le volontarie -, è imparare a convivere con altre specie, tutelandole ed al contempo adottando provvedimenti per una sempre più pacifica coesistenza”.
Per favorire questa convivenza, l’associazione ha già organizzato diversi incontri, e altri ne saranno programmati da fine gennaio, con l’esperto Paolo Fenati, che spiega ai residenti come costruire semplici dissuasori per evitare che i pavoni si stabiliscano in aree non desiderate.
“I pavoni costituiscono un fortissimo richiamo turistico – sottolineano ancora da CLAMA -, e la grande ed entusiastica partecipazione al concorso fotografico amatoriale organizzato dall’associazione ne è la conferma, senza contare le numerose menzioni su TripAdvisor e le centinaia di mail inviate da ogni parte d’Italia in loro difesa”.
Le volontarie si dichiarano orgogliose del progetto e soddisfatte della decisione dell’amministrazione comunale di abbandonare l’idea di trasferire i pavoni in strutture inadatte. “Una saggia gestione del territorio non deve basarsi sull’eliminazione di qualsiasi presenza di flora e fauna, ma sul rispetto di ogni specie vivente”.