Produzione avanti adagio: +0,3% annuo, +1% mensile. Auto in caduta a -30%


Tre decimali in più. Non molto, in realtà, ma abbastanza per interrompere la lunga sequenza di segni meno della produzione industriale, su base annua in calo ininterrotto da febbraio 2023. Aprile nei dati Istat interrompe il trend, progresso annuo dello 0,3% che su base mensile è più ampio, una crescita di un punto. Dati che tuttavia non spostano il quadro generale, a maggior ragione se si guarda alla manifattura in senso stretto: escludendo dal calcolo attività estrattiva ed energia c’è ancora una volta un calo annuo, frenata dello 0,1% determinata in particolare dalla farmaceutica e dai mezzi di trasporto, mentre dopo mesi di caduta torna a ridosso della parità il comparto della moda.

Crescono invece alimentari e chimica, così come legno-carta, metalli ed elettronica, contribuendo a tenere la media a ridosso della parità.

Tra i settori peggiori, ancora una volta c’è l’auto, con i veicoli a cedere in termini di produzione il 30% su base annua. Mentre il comparto più brillante, segno dei tempi e per nulla rassicurante, è quello di armi e munizioni, con una produzione raddoppiata.

A livello di macro settori, solo i beni di consumo durevole sono in crescita su base annua mentre cedono terreno beni strumentali e intermedi. I dati di aprile spostano di poco le performance del 2025, che vedono per la produzione industriale un primo quadrimestre in calo dell’1,2%, discesa che raddoppia guardando alla sola manifattura. Dati che con il passare dei mesi marcano sempre più il 2025 come anno di transizione, ipotesi sostenuta nell’ultima previsione di Prometeia e Intesa Sanpaolo: se in valori correnti i ricavi della manifattura potranno crescere dell’1,8%, una ventina di miliardi oltre i livelli 2024 (1143 miliardi), si tratta comunque di un valore inferiore rispetto ai picchi (1163) del biennio 2022-2023. Progresso comunque limitato che si riduce ancora in valori costanti, visti in crescita di soli due decimali. Scenario del resto coerente con quanto comunicato dai principali enti di previsione, a partire dall’Istat, che così come Ocse e Bankitalia stima un progresso dello 0,6%per il nostro Pil nel 2025.

Il che, tenendo conto di una crescita acquisita dello 0,5% nel primo trimestre (stima Istat), indica una sequenza di trimestri successivi a crescita quasi zero. Anche nella principale manifattura europea, la Germania, il quadro resta in bilico, tra ordini industriali in lieve progresso e numeri non entusiasmanti in termini di output, anche se il Pil del primo trimestre è stato rivisto al rialzo a +0,4%, oltre le attese. I dati di aprile evidenziano però per la produzione industriale un calo di oltre un punto nel confronto mensile, di quasi due in quello annuo.



Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/istat-produzione-industriale-1percento-ad-aprile-tendenziale-12percento-AHucUrBB

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