prosegue la raccolta firme, la battaglia travalichi i partiti
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“In una manciata di giorni c’è stato un vero e proprio boom delle firme sul quesito referendario per l’abolizione della legge sull’Autonomia differenziata. L’obiettivo, però, non è semplicemente quello del raggiungimento di quota 500 mila: questo non è il traguardo conclusivo, ma solo l’inizio. La nostra mobilitazione proseguirà per tutto il mese di agosto e fino all’ultima data utile di settembre, per continuare a raccogliere le sottoscrizioni da depositare, debitamente certificate, alla Corte di cassazione”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa del Comitato referendario per l’abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata. “Le adesioni on line stanno registrando numeri record, che proseguiranno spontaneamente anche nelle prossime settimane. Perciò ci concentreremo particolarmente su quelle cartacee, moltiplicando i banchetti che stiamo organizzando capillarmente in tutto il territorio nazionale: dalle città ai piccoli comuni, dalle aree interne ai luoghi di vacanza. In questo modo potremo incontrare decine di migliaia di persone, spiegare loro la nostra posizione e proporgli di diventare parte attiva e militante della campagna elettorale vera e propria, che comincerà nei primi mesi del 2025”, prosegue.
“La battaglia per dire ‘Sì all’Italia unita, libera e giusta’ deve travalicare le forze sociali e i partiti politici promotori del referendum, diventando una battaglia di popolo, trasversale sia dal punto di vista geografico che politico. Sono in questione il welfare universalistico, la scuola pubblica e il servizio sanitario nazionale, il contratto collettivo, la salute e la sicurezza sul lavoro, le politiche ambientali e quelle industriali. Dall’esito di questa sfida dipende, in definitiva, il futuro economico e sociale del Paese. Vista la risposta che stiamo registrando tra i cittadini, non ci poniamo limiti. Più sottoscrizioni ci saranno, più forza e credibilità avrà il nostro impegno che mira non a far valere un interesse di parte, ma a tutelare il vero interesse nazionale”, conclude il comitato referendario per l’abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata.
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