“Rifiuta volontariamente di lavorare”, il giudice le revoca il mantenimento del marito

E’ in condizioni di lavorare ma sceglie di non farlo: il giudice le revoca l’assegno di mantenimento che veniva corrisposto ogni mese dall’ex marito. A deciderlo è stato il tribunale di Sciacca, come racconta il Giornale di Sicilia di oggi.
La vicenda è emersa nel contesto di un processo per la separazione dei due ex coniugi: secondo gli accertamenti, infatti, la donna chiedeva ai giudici di dichiarare la separazione dei coniuge disponendo a carico del marito un assegno di almeno 300 euro al mese: il motivo addotto è che l’ormai ex moglie non era in grado di mantenere lo stesso tenore di vita garantito dal reddito del marito e di essere “impossidente”.
E’ la difesa dell’uomo ad aver provato che la donna aveva volontariamente rifiutato numerose opportunità di lavoro che le avrebbero permesso di raggiungere l’indipendenza economica: non vi sarebbero stati motivi per cui non accettare le proposte. Una linea difensiva che è stata accolta dal giudice, il quale ha disposto di non riconoscere il sostentamento.
Fonte: https://www.agrigentonotizie.it/cronaca/divorzio-mantenimento-moglie-non-vuole-lavorare.html