Risparmio privato in Italia: la polarizzazione tra Nord e Sud
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Secondo il Centro studi di Unimpresa, la Lombardia e il Lazio rappresentano i poli principali del risparmio privato italiano, detenendo rispettivamente il 22% e il 16,3% del totale nazionale. Questo significa che quasi il 40% dei risparmi totali è concentrato in queste due regioni, con un valore complessivo che supera i 2.094 miliardi di euro.
La centralità delle famiglie nel sistema finanziario
Il risparmio delle famiglie costituisce la colonna portante del sistema economico italiano. A livello nazionale, le famiglie detengono 1.137 miliardi, pari al 54,3% del totale. La loro importanza è particolarmente evidente nel Sud e nelle Isole, dove rappresentano rispettivamente il 73,8% e il 72% del risparmio complessivo.
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Disparità territoriali nel risparmio
La distribuzione del risparmio è fortemente sbilanciata:
- Il Nord Ovest detiene il 30,8% del totale nazionale, con la Lombardia come traino principale.
- Il Centro contribuisce per il 24,6%, con il Lazio in testa.
- Il Sud e le Isole rappresentano insieme meno del 20% del totale, sottolineando il divario economico tra le macro-aree italiane.
Il contributo delle aziende e delle imprese familiari
Le aziende detengono 450,6 miliardi di risparmi, pari al 21,5% del totale nazionale, con un peso maggiore nel Nord. Le imprese familiari, invece, rappresentano solo il 4,3%, concentrandosi prevalentemente nel Nord Est, dove il loro contributo raggiunge il 5%.
Le regioni che dominano il risparmio
- Lombardia: con 459,7 miliardi, è la regione più ricca, grazie a un equilibrio tra famiglie (50,1%) e aziende (30,3%).
- Lazio: con 340,8 miliardi, rappresenta il cuore economico del Centro, favorito dalla presenza della capitale.
- Campania e Sicilia: sono le leader nel Sud e nelle Isole, ma con una forte dipendenza dal risparmio delle famiglie.
La presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, sottolinea come l’Italia sia polarizzata anche sul fronte del risparmio: «Le regioni del Nord sono troppo ricche, mentre il Sud fatica a emergere. È fondamentale lavorare per ridurre queste disparità economiche e promuovere uno sviluppo più equilibrato».
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