“Sangiuliano ha divulgato informazioni non corrette, ho sempre saputo che pagava il ministero”


Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, “ha divulgato informazioni non corrette”. Lo ha detto in un’intervista su “La Stampa” Maria Rosaria Boccia, al centro della bufera per l’affaire che la vede protagonista con Gennaro Sangiuliano. Sull’auto di tutela, Boccia ha sottolineato: “Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe”.

Io e Gennaro Sangiuliano ci siamo conosciuti il 5 agosto. Lo accompagnavo da consigliera per i grandi eventi. Sulle trasferte “ho sempre saputo che pagava il ministero come possono sottolineare ed evidenziare le mail che ho ricevuto dal capo segreteria. Ci sono alcune persone che “ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto” ha aggiunto Boccia.

“Riaffermo categoricamente che mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Maria Rosaria Boccia” e per le spese per le trasferte della stessa “ho pagato io” ha detto ieri sera il ministro della Cultura intervenendo al Tg1. “Ho fatto accedere” il direttore del Tg1 “al mio dispositivo cellulare, con la mia banca, e si possono vedere le spese per i treni ed i voli per Taormina, pagati da me” per Maria Rosaria Boccia “con la mia carta di credito personale, che fa riferimento al mio conto corrente personale”, ha aggiunto.

“Mi pesa doverlo raccontare perché è una vicenda che attiene alla mia sfera privata” ma con Maria Rosaria Boccia “c’era un rapporto di tipo personale, di tipo affettivo” ma “non assolutamente ricattabile perché in una funzione pubblica si è ricattabile se si ha usato impropriamente il denaro pubblico e io ho dimostrato” che così non è stato, e dunque “non sono ricattabile”.

Con Maria Rosaria Boccia “è nata un’amicizia personale e ne ho riscontrato alcune doti organizzative e capacità organizzative e mi era venuto l’idea di nominarla, sempre a titolo gratuito, perché si è sempre parlato di una nomina a titolo gratuito, consigliere per l’organizzazione dei grandi eventi. Poi – ha aggiunto – questo rapporto di amicizia è diventata una relazione affettiva, sentimentale di tipo personale. Io ho continuato a portare avanti l’ipotesi della nomina ma poi mi sono consigliato con alcuni amici legali e con il mio capo di gabinetto i quali mi hanno fatto notare che pur non in presenza di una giurisprudenza marcata, tutto ciò poteva configurare un potenziale conflitto di interessi e allora ho invitato a interrompere il percorso di nomina”, ha concluso.

Sangiuliano ha ribadito che “la dottoressa Boccia non ha avuto assolutamente accesso a documenti classificati, ma neanche a documenti riservati. Nonostante ciò, ha precisato il ministro – “chiedo scusa a Giorgia Meloni, che mi ha dato fiducia, per l’imbarazzo che ho creato a lei ed al governo”.

Sangiuliano ha poi continuato: “Sicuramente possono uscire le chat” con Maria Rosaria Boccia “anche se questo sarebbe un reato. Perchè sono chat relative a una relazione affettiva”. Al tempo stesso, “mi sembrerebbe strano che qualcuno pensasse di aprire un’inchiesta su relazioni private, che sul piano della morale possono essere censurate. Ma non vedo profili giuridici”. Sangiuliano ha ribadito che non c’è, “nella maniera più categorica, alcun problema di sicurezza per il G7 Cultura, che peraltro non attiene al ministero della Cultura”.

Infine, il ministro si è detto disposto a dimettersi: “Io sono disponibile un minuto dopo che Giorgia Meloni me lo chiedesse”. Ma nell’incontro di ieri “mi ha detto di andare avanti, di chiarire, e di dire sempre la verità”.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/boccia-sangiuliano-ha-divulgato-informazioni-non-corrette-ho-sempre-saputo-che-pagava-il-ministero/

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