Sanità e medici in fuga all’estero. L’ordine di Milano lancia l’allarme


“Se continua la fuga dei medici all’estero? Per dare un’idea, all’Ordine di Milano solo fra ieri e oggi ho protocollato 5 richieste di certificati di onorabilità professionale (Good Standing) per andare a lavorare in Paesi di aree extra Ue/See”, racconta all’Adnkronos Salute il presidente Roberto Carlo Rossi.

“Erano quasi tutti per gli Usa e forse uno solo per un Paese arabo. In 24 ore è un numero notevole, e magari pesa anche il fatto che siamo in un periodo che è un po’ ovunque come un ‘inizio d’anno’ e quindi si concentrano le partenze di chi comincia una nuova parentesi professionale” dopo le ferie estive. Ma “la mia sensazione è che ci sia stato un sensibile aumento del numero rispetto all’anno scorso. Si potrebbe stimare che sia almeno il doppio, ma va detto che ci potrebbe essere anche un bias legato al fatto che durante la pandemia di Covid ci si muoveva meno”, segnala il numero uno dei medici milanesi.

A fare le valigie, spiega Rossi, “sono prevalentemente giovani, in particolare in questi giorni sono ragazzi under 30 che partono per esempio per percorsi di specializzazione che fanno all’estero o per altre esperienze. Ma molti di loro poi rimangono là. E’ la solita storia: tempo fa avevo fatto un conto e, considerato quanto ci costa la formazione di un medico”, con le fughe che si registrano “è come se ogni anno regalassimo al mondo parecchie Ferrari”.

Ma fra i richiedenti dei certificati Good Standing ci sono anche professionisti in età più avanzata, “le loro richieste sono più distribuite su tutto l’arco dell’anno. Ho firmato dei certificati anche per over 60 che hanno deciso di lasciare l’Italia”.

Cosa contribuisce a rendere sempre più consistente questo fenomeno? “Certamente incidono più fattori, dall’astrusa e sempre più folle burocrazia” che grava sulle spalle dei camici bianchi “al fatto che non c’è tutela per chi sta facendo formazione, a fronte di Paesi all’estero dove a questi professionisti in formazione viene dato tutto, e parliamo anche di cose banali, di semplici strumenti – riflette – E poi anche le condizioni lavorative hanno un peso importante.

Qui sei sottoposto a situazioni di lavoro sempre più onerose. Se vai negli Usa magari fai lo stesso turni massacranti, ma guadagni 10 volte di più, per dire. In Italia invece no, e può capitare che ti aggrediscano pure. Così la gente si stufa. E soprattutto un ragazzo giovane, che può ancora scegliere dove andare, guarda all’estero con grande interesse”.



Fonte: https://ticinonotizie.it/sanita-e-medici-in-fuga-allestero-lordine-di-milano-lancia-lallarme/

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