Scomodo raccoglie 400.000€ in 48 ore: successo dell’equity crowdfunding


Scomodo, il progetto editoriale e culturale nato nel 2016 da un gruppo di adolescenti romani, il 15 maggio ha lanciato una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd, con l’obiettivo dichiarato di raccogliere fino a 1 milione di euro. In meno di 48 ore ha superato la soglia minima di 250mila euro, arrivando a quasi 400.000 euro raccolti al 17 maggio.

Negli anni, Scomodo ha basato il suo operato sull’essere la risposta alla crisi sociale della sua generazione. Vuole combattere (e ha combattuto) la solitudine e la frammentazione attraverso luoghi di incontro, cultura e partecipazione attiva. Secondo il progetto, il 73% della GenZ si sente sola e l’87% ritiene che esperienze di isolamento abbiano impatti devastanti sul benessere mentale. Per rispondere a questa crisi, ha investito in spazi multifunzionali: aule studio, coworking, studi di registrazione, sportelli psicologici, clubbing, talk e workshop, restituendo alle zone in cui ha gestito i suoi spazi aree altrimenti destinate all’abbandono, come la sua redazione nel quartiere romano dell’Esquilino.

Le sedi a Roma (dal 2020) e Milano (dal 2023 in via temporanea, dal 2024 in via definitiva), secondo quanto riportato da Scomodo, ospitano oltre 100.000 persone l’anno. Ora l’obiettivo è replicare il modello in altre 15 città italiane entro il 2030: Venezia, Napoli, Torino, Catania, Genova, ma anche centri di media grandezza come Empoli e Bari, già operativi. Nel 2025 ha inoltre acquistato un nuovo immobile da 1.400 mq sul Naviglio della Martesana, a Milano. Il valore dell’operazione è di 1,2 milioni di euro, resa possibile da un finanziamento di 650.000 euro da parte di Banca Etica, partner principale del progetto. Il crowdfunding ha lo scopo di completare questo piano di sviluppo. Secondo quanto dichiarato da Edoardo Bucci, tra i fondatori del movimento, sui social, «nel piano a cinque anni sono comprese anche Palermo e Bologna, con circa un’apertura l’anno».

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I numeri della campagna: boom iniziale, con pochi soggetti

La campagna ha colpito per la sua rapidità: oltre 330.000 euro raccolti il primo giorno, poi stabilizzatisi sopra quota 380mila il secondo. Al 17 maggio 2025, gli investitori sono oltre 70. Di questi, una fondazione (Charlemagne, come confermatoci dal fondatore e presidente del cda Tommaso Salaroli) ha versato 200.000 euro – oltre la metà del totale raccolto. Un altro soggetto ha investito 77.000 euro, un altro ancora 33.000. Almeno cinque investitori hanno collocato somme tra i 5.000 e i 25.000 euro. Per avere diritto di voto in assemblea, la somma minima da investire è proprio 5.000 euro. I “piccoli” investitori, quelli tra i 100 e 500 euro, sono meno della metà del totale e avrebbero diritto di intervento (ma non di voto) in assemblea. 

Nella pratica, l’operazione assomiglia molto a un seed round (il primo importante investimento che una start up riceve per finanziare l’avvio e lo sviluppo iniziale del progetto, prima che l’azienda generi profitti o sia pienamente operativa) tra realtà affini, sostenuto da alcuni investitori forti e da una platea ristretta di piccoli finanziatori. Il taglio minimo per investire è di 100 euro, ma la soglia di accesso effettiva per avere peso nell’investimento, guardando alla distribuzione reale e al fascicolo informativo fornito da Scomodo, è molto più alta, ma il tutto è spiegato in modo trasparente.



Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/scomodo-lancia-equity-crowdfunding-buona-partenza-grazie-grandi-investitori-AHayuXo

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