Scontri tra le Forze di difesa di Israele e Hezbollah nel sud del Libano, Tel Aviv promette una risposta all’Iran
A un giorno dal massiccio attacco missilistico lanciato dall’Iran verso Israele, proseguono gli scontri ravvicinati tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e i miliziani del movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah nel sud del Libano, in particolare a ridosso della linea di demarcazione con Israele. Dall’inizio dell’operazione di terra avviata da Israele tra il 30 settembre e il primo ottobre in Libano, almeno otto militari delle Idf sono morti nei combattimenti. In base a un rapporto del governo di Beirut, invece, il numero totale di sfollati in fuga dai bombardamenti israeliani in Libano è di circa 1,2 milioni. Durante un briefing con la stampa, il primo ministro libanese uscente, Najib Miqati, ha chiesto “un cessate il fuoco immediato”, sottolineando “l’impegno del governo ad applicare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu e a inviare l’Esercito libanese nella zona a sud del fiume Litani (nel Libano meridionale) per svolgere tutti i suoi compiti in coordinamento con la Missione di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil)”.
La 98ma Divisione delle Forze di difesa israeliane, operativa nel sud del Libano, ha avuto scontri ravvicinati oggi con membri di Hezbollah e ha diretto attacchi aerei contro miliziani e postazioni del gruppo libanese. Inoltre, oltre 150 siti attribuiti a Hezbollah sarebbero stati colpiti dall’aviazione israeliana nel corso delle operazioni. Il movimento sciita, da parte sua, ha annunciato di aver distrutto tre carri armati israeliani che avanzavano verso la località libanese di Maroun el Ras, nel distretto di Bint Jbeil, nel governatorato di Nabatiye, vicino alla linea di demarcazione tra Libano e Israele. Hezbollah ha anche dichiarato di aver preso di mira un’unità delle forze israeliane con un ordigno esplosivo nella località di Yaroun, sempre a Bint Jbeil, aggiungendo che “tutti i membri” dell’unità sono stati “uccisi o feriti”.
Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane Herzi Halevi ha intanto dichiarato che lo Stato ebraico risponderà all’attacco missilistico dell’Iran di ieri. La risposta di Israele all’attacco mirerà a causare “danni finanziari significativi”, ha detto una fonte israeliana al quotidiano “The Times of Israel”, aggiungendo che la rappresaglia “deve essere significativa e deve arrivare presto”. Ieri, nell’attacco di Teheran, alcune basi aeree delle Idf sono state colpite ma non ci sarebbero stati danni significativi. Nessun aereo delle Idf è stato danneggiato nell’attacco e l’impatto dei missili nelle basi aeree sono considerati “inefficaci” dai militari israeliani. Inoltre, non sarebbero stati causati danni a caccia, droni e altri velivoli, né a munizioni o infrastrutture critiche. Le Idf hanno anche spiegato di aver continuato le proprie operazioni nelle ore successive all’attacco, sia attraverso raid sulla Striscia di Gaza e contro il movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah a Beirut, sia fornendo supporto alle forze di terra nel sud del Libano. L’attacco non avrebbe inoltre provocato feriti gravi in Israele e solo due civili sarebbero rimasti lievemente feriti a Tel Aviv, nel centro dello Stato ebraico. Nell’attacco iraniano, secondo i media palestinesi, sarebbe morto solo un uomo a causa della caduta di un missile nel villaggio di Nu’eima, in Cisgiordania, vicino a Gerico.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, “persona non grata”, impedendogli di entrare nello Stato ebraico per la sua incapacità di “condannare inequivocabilmente” il massiccio attacco missilistico lanciato ieri dall’Iran. In seguito, nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il segretario generale Guterres ha condannato fermamente l’attacco lanciato ieri dall’Iran contro Israele. Infine, il diplomatico portoghese ha affermato che è giunto il momento di fermare quello che ha definito il “ciclo mortale di violenze a catena” in Medio Oriente.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Clicca qui e ricevi gli aggiornamenti su WhatsApp
Seguici sui canali social di Nova News su Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram