“Sinner come me? Paragone stupido, si vedrà alla fine…”

È iniziata con la vittoria in tre set su Nicolas Jarry, la corsa di Jannik Sinner alla difesa del titolo degli Australian Open. Il numero uno al mondo tornerà in campo giovedì 16 gennaio alle ore 9:00 per affrontare l’australiano Tristan Schoolkate e continuare il suo percorso verso la finale. L’altoatesino punta a conquistare il suo terzo titolo Slam dopo essersi confermato l’uomo da battere. Dello stesso avviso, la leggenda del tennis italiano Nicola Pietrangeli: “Sinner oggi, beato lui, è un po’ come quel personaggi dei vecchi film western su cui mettevano la ricompensa per ammazzarlo. È il giocatore da battere, prima volevano tutti battere il giocatore più forte. Ora tutti vogliono battere il numero uno” ha dichiarato il capitano della squadra italiana di Coppa Davis nel 1976.
Pietrangeli: “Sinner si valuterà a fine carriera”
Pietrangeli è tornato a parlare anche dei paragoni con Sinner e della possibilità che il numero uno al mondo possa battere ancora molti dei suoi record: “I record sono fatti per essere battuti, il fatto di fare oggi un confronto è stupido perché Sinner verrà valutato alla fine della sua carriera. Se oggi vince, non c’è dubbio che mi abbia un po’ buttato giù dal trono. Ognuno è stato bravo nella sua epoca. I record si conteranno quando lui avrà finito la sua carriera. Nessuno può sapere quanti slam vincerà“. Sul caso doping ha poi aggiunto: “È un argomento molto sentito e tutti fanno finta di sapere, io invece non so anche perché non mi riguarda. La verità vera è che secondo me non lo sa nemmeno Gesù bambino. Io spero che non succeda niente, è già strano che se c’è qualcosa venga giudicato 3-4 mesi dopo“.
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