Spin-off primaverile del NOAM Faenza Film Festival: 12 e 13 giugno, Sub Astra. Cinema sotto le stelle

Lo spin-off primaverile del NOAM Faenza Film Festival, la manifestazione dedicata al cinema nordamericano che si tiene ogni anno in città, si svolgerà tra le mura della Biblioteca Comunale Manfrediana, in due distinte serate a ingresso libero. Il titolo dell’edizione 2025 è Sub Astra. Cinema sotto le stelle – in omaggio al fascino delle arene estive e al piacere di guardare i film all’aperto.
NOAM OFF inizia giovedì 12 giugno alle 18:30 con l’apertura dell’area Bar & Food – dove amici del festival e curiosi possono ritrovarsi e fare aperitivo nella splendida cornice della Biblioteca Comunale.
Alle 20 il primo NOAM Talk con ospite Faso, bassista degli Elio e le Storie Tese e commentatore di baseball per l’emittente sportiva Dazn. In “Fuoricampo. Il baseball raccontato da Faso” il musicista approfondirà – con il suo stile ironico – uno sport tanto affascinante quanto poco discusso in Italia, insieme al musicista e giocatore di baseball Luca Pasotti.
A seguire, alle 21:15, si terrà la proiezione del film Eephus del regista statunitense Carson Lund: un’anteprima assoluta, realizzata in collaborazione con il Busto Arsizio Film Festival. A introdurre la pellicola ci sarà Giulio Sangiorgio, giornalista e direttore della rivista FilmTv, che offrirà uno sguardo critico sull’opera e sul suo significato.
La seconda giornata di NOAM OFF, venerdì 13 giugno, riprende ancora una volta alle 18:30 con l’apertura dell’area Bar & Food, per poi continuare – sempre alle 20:00 – con il secondo NOAM Talk, questa volta con Marco Manetti, della coppia di registi Manetti Bros.
L’incontro, intitolato “Visioni Ribelli. Il cinema fuori dagli schemi”, sarà un’occasione per riflettere sul linguaggio cinematografico attraverso il racconto di un percorso artistico – quello dei Manetti Bros – libero, originale e lontano dalle convenzioni. A moderare il talk, l’autore faentino Francesco Bentini, già membro del progetto comico Patatràc.
Alle 21:15 si entra nel vivo della serata con la proiezione in prima nazionale di Dìdi, del regista taiwanese-americano Sean Wang. A introdurre il film ci sarà Juliet Vampire, content creator attiva da tempo nella scena cinematografica italiana, che parlerà del valore di quest’opera delicata e potente.
La serata proseguirà con il NOAM Party: un dj set tra le suggestive mura della Biblioteca Comunale Manfrediana – per chiudere in bellezza il festival. In questo modo, l’evento si propone di valorizzare anche le potenzialità ancora inespresse della stessa biblioteca faentina, mettendo in luce le qualità e le opportunità offerte da uno spazio che, pur non avendo ancora beneficiato di un intervento strutturale di riqualificazione, conserva un grande valore storico e culturale per la città.
Il progetto è finanziato nell’ambito del progetto GECO-FA, nato dal percorso partecipativo GIOVA-FA, sostenuto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Emilia-Romagna, e da GECO – Giovani Evoluti & Consapevoli. NOAM OFF è patrocinato dall’Unione della Romagna Faentina.
“Con NOAM OFF vogliamo continuare a esplorare nuove modalità di fruizione del cinema e creare occasioni di incontro che vadano oltre la sala tradizionale. La Biblioteca Comunale Manfrediana, grazie al suo fascino, ci è sembrata il luogo ideale per ospitare questa edizione speciale del festival. Il titolo Sub Astra è anche un invito a guardare oltre le convenzioni del racconto cinematografico” Andrea Valmori, direttore artistico di NOAM Faenza Film Festival.
Gian Marco Magnani, direttore organizzativo di NOAM Faenza Film Festival ha spiegato: “NOAM OFF nasce con l’intento di creare un momento di apertura, sia verso la comunità faentina e non solo, sia verso linguaggi e visioni cinematografiche che abitualmente restano ai margini. In questa edizione, la scelta della Biblioteca Comunale Manfrediana non è casuale: si tratta di uno spazio che ha un enorme potenziale e che merita di essere vissuto in maniera più partecipata. Portare qui il cinema, la musica e le conversazioni con artisti e autori è anche un modo per restituire centralità a un luogo fondamentale per Faenza”