Strage di Bologna, Mattarella: strategia eversiva neofascista, monito ai giovani


«Con profondi sentimenti di solidarietà, quarantaquattro anni dopo l’attentato, ci uniamo ai familiari delle vittime e alla città di Bologna, teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani. A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato la strage alla stazione di Bologna che il 2 agosto 1980 provocò 85 morti e il ferimento di oltre duecento persone.

Mattarella: ferita insanabile, monito ai giovani

«I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l’attacco feroce alla convivenza degli italiani – ha sottolineato il Capo dello Stato -, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano. La memoria non è soltanto un dovere ma è l’espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere». A Bologna, ha detto Mattarella, «si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell’unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune».

La Russa: avanti con desecretazione atti

 «Tramandare i valori di libertà e democrazia è un impegno imprescindibile e allo stesso tempo è di fondamentale importanza – come già più volte ho avuto modo di ribadire – proseguire l’opera di desecretazione degli atti delle commissioni parlamentari d’inchiesta, per fare luce su ogni ombra del nostro passato e rendere giustizia a tutte le vittime del terrorismo». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa in un post su Fb ricordando la strage di Bologna, «un vile attentato che le sentenze hanno attribuito a una matrice neofascista».

Piantedosi: ribadiamo rifiuto al fascismo

«Viviamo in un momento in cui nel mondo sembra delinearsi una minaccia ai valori di libertà e democrazia che sono alla base di pace e convivenza civile, scolpiti nella nostra carta costituzionale. La strage di Bologna ci ricorda che la pace e la sicurezza e la democrazia non sono conquiste scontate, ma valori che vanno difesi e promossi quotidianamente, per farlo dobbiamo essere uniti contro ogni forma di odio e intolleranza e ribadire con forza il nostro rifiuto al fascismo e totalitarismo». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.



Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/strage-bologna-mattarella-strategia-eversiva-neofascista-monito-giovani-AFHANvBD

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