“Tardarono a praticare il taglio cesareo”, famiglia trascina in tribunale l’Asp



Tardarono troppo a praticare un taglio cesareo, e il bambino che stava nascendo avrebbe per questo riportato dei danni fisici.

Ancora una volta l’Azienda sanitaria provinciale viene trascinata in tribunale da parte di pazienti che ritengono di aver subito un caso di malasanità e chiedono quindi di essere risarciti. I fatti in questo caso risalgono al 2018, quando una donna arriva all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca per dare alla luce un bambino.

A un certo punto i medici decidono di agire con un parto cesareo d’urgenza: una scelta, secondo l’accusa presa in modo troppo tardivo. Proprio il rinvio dell’intervento avrebbe quindi provocato al nascituro un’asfissia neonatatale, quindi una mancanza di ossigeno al cervello, che ha avuto come conseguenze dei danni fisici al piccolo, con i quali dovrà convivere per tutta la vita.

La famiglia quindi oggi chiede che siano i giudici a risarcirli del danno non patrimoniale subito, per quanto l’azienda ritenga che sia “doverosa e necessaria” la costituzione in giudizio per “confutare le pretese risarcitorie dei ricorrenti”. La somma eventualmente oggetto della controversia sarà quantificata successivamente dal tecnico di parte.

La prima udienza sarà il prossimo 19 febbraio.



Fonte: https://www.agrigentonotizie.it/cronaca/risarcimenti-malasanita-parto-cesareo-asfissia-neonatale.html

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