Tumori, l’ospedale da 450 milioni a Trani (e il mistero del socio delle valli bresciane)- Corriere.it


Un signore di Muscoline, 2.500 abitanti tra le montagne bresciane sopra il Lago di Garda, formalmente il titolare di un progetto privato da 450 milioni per costruire a Trani il Misericordia Cancer Hospital (Micaho), il pi grande ospedale oncologico del Centro-Sud. Ma probabilmente non lo sa.

Il progetto

Il 24 marzo nella citt pugliese c’ stata la presentazione in anteprima del Micaho, un ospedale oncologico dal potenziale grande impatto sul territorio e sulla sanit pugliese. Sar “tra i primi tre in Italia”, “il pi tecnologicamente avanzato”, generer “un indotto da 1,5 miliardi”, “500 posti di lavoro”. Il piano preliminare (67mila mq, 6 piani, 36 mesi di cantiere ad autorizzazioni ottenute) curato da Progetto Cmr prestigioso studio milanese di architettura, progetto “commissionato dal dott. Bernardo Ilgrande, ceo di Ohpa”.

I grossi investitori

Il pivot questo manager di Margherita di Savoia (20 km a nord di Trani), 53 anni. La Ohpa il perno societario dell’operazione da quasi mezzo miliardo che dovrebbe raccogliere capitali da grandi fondi e industriali privati. Al buffet tra una tartina e l’altra si fanno anche nomi (il grande costruttore, il “salotto buono”, ecc) ma al dunque (ci sono contratti preliminari? Lettere d’intenti? Impegni? Fideiussioni?) la risposta :Adesso non possiamo rivelarlo, ma al momento giusto … ci sono grossi investitori pronti.

Terreni e rogito

Il rendering di grande effetto: coniuga scienza e accoglienza. Ora si dovrebbe passare alle fasi successive: autorizzazioni, costruzione, accreditamento, convenzione con il servizio sanitario. Ma indipendentemente dalla convenzione, il Micaho – secondo i promotori – sar in grado di camminare con le proprie gambe, garantendo standard di altissimo livello, al pari dei migliori ospedali europei. E i terreni? Acquistati da privati, dicono. Ma al dunque (avete rogitato?) la risposta : Non ancora. Si aspettano le autorizzazioni per l’ospedale.

I messaggi degli onorevoli

Regione e Comune erano assenti alla presentazione. Ma c’era l’onorevole Giorgio Lovecchio (M5S) e sono arrivati i messaggi dei senatori Dario Damiani (Fi) e Ignazio Zullo (Fdi), mentre stata letta una lettera di incoraggiamento del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato (Fdi). Poi davanti al caff la lettura tranchant di molti presenti che il progetto Micaho viene percepito come “di destra” e per questo verrebbe osteggiato dalla “sanit di sinistra della Regione Puglia”, come se la cura dei tumori avesse un colore politico. un fatto, per, che per portare il progetto dalla carta alla terra servano soldi e autorizzazioni. E chi si presenta nelle sedi istituzionali e dai grandi investitori? Il manager Ilgrande che ci ha messo cuore e anima per “realizzare questo sogno”. E forse un po’ troppo entusiasmo dichiarandosi “Ceo” della Ohpa-Operative Holding Procurement & Asset, “modesto” nome in calce a tutte la carte del progetto.

Da tre anni senza bilanci

La Ohpa di Bergamo, ha un solo amministratore (Ilgrande), tre sindaci della provincia di Salerno ed controllata da Leonardo Bortolo Polini, il signore delle valli bresciane, titolare fino a poco tempo fa di una piccola attivit di trasporto e commercio di rifiuti. Ohpa non presenta bilanci da tre anni, nell’ultimo perdeva 4 milioni e segnalava un contenzioso con il precedente proprietario (un noto commercialista di Bergamo) per ”l’occultamento dei libri sociali”.

Un prestanome

Ilgrande ha pieni poteri su tutto, Polini non tocca palla quasi fosse un prestanome. Ohpa, come sostiene lo stesso chief executive officer, soltanto il veicolo del progetto. Cio “soltanto” il soggetto a cui Regione e Comune dovrebbero concedere le autorizzazioni. E se chiedessero di vedere i bilanci? Di sapere chi il proprietario? Di conoscere gli investitori nel progetto? Cio di arrivare al (solito) dunque? “I bilanci per adesso non li presentiamo per riservatezza – dice Ilgrande e conferma il presidente del collegio sindacale – tanto si paga una sanzione amministrativa e non succede niente”. Cos si possono tenere nascosti eventuali nuovi soci.



Fonte: https://www.corriere.it/economia/aziende/23_marzo_25/tumori-l-ospedale-450-milioni-trani-mistero-socio-valli-bresciane-c4df8ace-cad9-11ed-837f-eb79d7be2937.shtml

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