A Roma si avvia l’accertamento per un sospetto caso di contaminazione da plutonio
Un operaio dell’ex centrale nucleare di Casaccia, situata nei pressi di Roma, è stato coinvolto in un sospetto caso di contaminazione da plutonio. Gli accertamenti sono attualmente in corso da parte dell’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare.
Dettagli sull’incidente
Secondo quanto riportato, il lavoratore era in servizio presso il centro ricerche gestito dalla Sogin quando si è verificato l’evento. Fonti dell’Ageei, l’Agenzia di stampa sulle energie e le infrastrutture, segnalano che i livelli di contaminazione riscontrati a fine turno sarebbero mille volte superiori ai limiti di tolleranza.
Indagini in corso
L’Isin ha dichiarato di seguire con la massima attenzione il caso presso l’impianto Plutonio del centro di Casaccia. Nell’immediato, l’Ispettorato ha effettuato una prima ispezione e raccolto testimonianze su quanto accaduto, pur affermando che al momento non sembrano prevedibili conseguenze severe. Una seconda ispezione è programmata nei prossimi giorni.
L’esigenza di chiarire la dinamica della contaminazione è stata ribadita nella nota dell’Isin. Il compito è identificare eventuali falle nelle procedure di sicurezza e determinare le responsabilità.
Risvolti politici
Su questo episodio, alcuni deputati del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, chiedendo se sia stato adeguatamente informato e quali siano le precauzioni adottate per garantire la sicurezza del sito e della popolazione circostante. Inoltre, la richiesta riguarda eventuali misure per accelerare l’identificazione del deposito unico nazionale delle scorie, con l’intento di anticiparne l’apertura prevista per il 2039.