Ad un mese dal disastro di Valencia il governo spagnolo introduce il “congedo climatico” per i lavoratori
Trascorso un mese dalla disastrosa alluvione dell’area di Valencia costata la vita ad oltre 200 persone, il governo spagnolo ha approvato un decreto legge che introduce un “congedo climatico” retribuito. Permetterà ai lavoratori di assentarsi fino a quattro giorni durante le emergenze meteorologiche. La durata dell’assenza potrà essere prolungate qualora le condizioni estreme permangano.
La ratio della norma è quella di evitare che le persone si mettano in viaggio per raggiungere fabbriche ed uffici mentre si verificano eventi meteo estremi, esponendosi così a rischi per la propria sicurezza. Del resto, un mese fa, mentre a Valencia venivano annunciate piogge torrenziali, diverse aziende hanno chiesto ai dipendenti di recarsi comunque al lavoro. Si tratta del primo intervento normativo di questo genere in Europa. Una legislazione simile è invece operativa, già da alcuni anni, in Canada.
La possibilità di ricorrere al congedo scatta quando le autorità competenti emettono un’allerta meteo per eventi estremi. La norma varata dal governo Sanchez impone anche alle aziende di predisporre protocolli per fronteggiare le emergenze climatiche entro 12 mesi. Protocolli da tarare caso per caso in base alla tipologia del lavoro chiesto ai dipendenti.
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