cosa riserverà l’evento con Pupi Avati il 15 maggio?

I ricordi indimenticabili di Stefano Pescosolido
Stefano Pescosolido, l’ex stella del tennis italiano, rivive ancora l’euforia del pubblico dopo la sua straordinaria vittoria contro Andre Agassi nel 1994. Classe 1971, ha segnato gli anni Novanta con due titoli ATP e otto partecipazioni consecutive alla Coppa Davis. Quei match al Foro Italico restano per lui emozioni uniche, con video che guarda ancora oggi per rivivere quei momenti magici.
Qual è il ricordo più bello della sua carriera?
Pescosolido ha una carriera di sedici anni alle spalle, arrivando al 42esimo posto nel ranking mondiale. Tra i suoi tesori, spicca la vittoria al torneo del Parioli, dove è cresciuto dopo essersi trasferito a Roma a 13 anni. Ma è la Città Eterna a dominare i suoi pensieri: dai primi tornei all’esordio in Coppa Davis, ogni ricordo è avvolto da un piacere indelebile che fa incuriosire chiunque ami lo sport.
Roma, il sogno di ogni tennista italiano
Per un giocatore come Pescosolido, originario del Frusinate, giocare gli Internazionali di Roma era un’attesa elettrizzante. Immaginate l’energia extra che dava quel pubblico speciale, con il Pietrangeli già strapieno durante le qualificazioni! Roma non è solo un torneo, è la storia viva del tennis e della città, un palco che infonde forza e passione come nessun altro.
La leggendaria vittoria contro Agassi
E se vi dicessimo che nel 1994, Pescosolido ha sconfitto Agassi in tre set sul Pietrangeli? Quel match è stato un punto culminante: per la prima volta contro il campione, con il pubblico che gridava il suo nome, trasformando la tensione in energia pura. Chissà cosa si prova a vedere un rivale innervosirsi di fronte a te… Roma rende tutto più epico!
Come ha vissuto l’addio al tennis?
Dopo aver appeso la racchetta al chiodo nel 2005, Pescosolido ammette che i viaggi intensi l’hanno spinto a quella scelta. La malinconia c’è, ma ora torna a Roma come spettatore, gustando gli Internazionali tra la folla. E indovinate? Viene ancora riconosciuto, un’emozione che non smette di stupire!
L’era dei tennisti italiani oggi
Essere il numero uno in Italia come il 42esimo al mondo: Pescosolido si chiede come sarebbe giocare con sei azzurri nei top 40, come Sinner. Quel “movimento pazzesco” di giovani talenti darebbe una carica incredibile, ispirando tutti a puntare più in alto. Curiosi di sapere se avrebbe cambiato tutto?
I consigli per i giovani, incluso suo figlio
Per suo figlio e i ragazzi che inseguono il tennis, Pescosolido ha un messaggio intrigante: deve essere divertimento puro, ma con sacrifici e dedizione. Niente pressioni eccessive, solo passi graduali e una voglia inesauribile di imparare. Chissà quanti sogni nasceranno da questi consigli!