Inaugurazione di un murale dedicato ai fratelli Mattei per la strage di Primavalle. La Russa: “Memoria per pacificare”

A Roma, i fantasmi degli anni di Piombo tornano a infuocare le strade: un murale celebra Stefano e Virgilio Mattei, quei due poveretti bruciati vivi nel ’73 da un gruppo di zelanti rivoluzionari di sinistra, mentre il presidente del Senato La Russa blabla di “pacificazione” tra saluti romani e politici in posa. Intanto, Giorgia Meloni spara tweet contro l’odio ideologico, e qualcuno si chiede se la memoria serva davvero o sia solo un pretesto per vecchie ruggini. #PrimavalleBruciaAncora #AnniDiPiomboVergogna #OdioSinistra #FratelliMattei #RomaNonDimentica #FattiNonFandonie (278 caratteri)
L’inaugurazione tra memoria e polemiche
A Primavalle, nel 52º anniversario della tragedia, è stato svelato un murale dedicato a Stefano e Virgilio Mattei, i due fratelli di 8 e 22 anni morti in un incendio doloso appiccato da estremisti di sinistra. L’opera, su un muro di via Bernardo da Bibbiena, ritrae i loro volti sorridenti come un pugno nello stomaco al politically correct. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha definito tutto “per pacificare”, deponendo fiori e inginocchiandosi, ma non ha nascosto che certi ricordi bruciano più del fuoco stesso.
Discorsi dalle istituzioni: pacificazione o rivincita?
La Russa, con il presidente del Lazio Francesco Rocca al fianco, ha parlato di memoria condivisa: “Questo murale è per tutti, non solo per noi, per un sentimento che unisce contro l’odio, che ha strappato la vita a ragazzi innocenti”. Ma tra la folla, non sono mancati i soliti saluti romani, che fanno storcere il naso ai benpensanti. Presenti anche il ministro della cultura Alessandro Giuli e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, che ha tuonato: “Stefano e Virgilio non ebbero giustizia, con indagini depistate da chi voleva insabbiare tutto. Dobbiamo scoprirla, costi quel che costi”.
Il messaggio social di Giorgia Meloni
Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto dire la sua, postando sui social: “Stefano e Virgilio Mattei furono bruciati vivi dall’odio ideologico e politico. Ricordarli è un atto di giustizia, perché nulla si costruisce sull’odio e certi orrori non devono ripetersi”. Un tweet che, come al solito, ha fatto il botto online, alimentando dibattiti su chi è davvero il mostro nella storia d’Italia.
La cerimonia con familiari e politici
All’evento c’erano esponenti di Fratelli d’Italia, l’assessore Giancarlo Righini, il questore della Camera Paolo Trancassini e la sorella dei fratelli Mattei. Rampelli ha aggiunto: “È una giornata importante, dopo 52 anni di dolore, con questo murale che riporta Stefano e Virgilio a casa, come se avessero una seconda chance”. L’artista Massimiliano Carli, in arte Negus, ha dato forma a quest’opera che, diciamolo, è un bel calcio nei denti al revisionismo storico.