La Confessione di Peter Gomez alle 20.15. Carlo Lucarelli e il fascismo 2.0, Rosy Bindi e il mistero della telefonata di Berlusconi – LE ANTICIPAZIONI



“Ora che è nella pace del Signore spero che Berlusconi faccia qualcosa di buono per l’Italia e per il mondo”. Dopo quasi vent’anni Rosy Bindi non ha ancora sotterrato l’ascia di guerra verso l’ex presidente del Consiglio. Sono parecchie le scintille tra Bindi e il Cavaliere che vedrete nella prima puntata della terza stagione di La Confessione, il programma condotto da Peter Gomez, in onda sabato 11 gennaio alle 20.15 su Rai3. Il direttore del Fatto Quotidiano ospiterà infatti, prima lo scrittore Carlo Lucarelli, poi l’ex ministro della Sanità del governo Prodi ed ex presidente del Pd dal 2009 al 2013.

Bindi è tornata a parlare della celebre frase pronunciata su di lei da Berlusconi durante una puntata di Porta a porta del 2009 raccontando un fatto inedito che coinvolge direttamente Bruno Vespa. “Lei è più bella che intelligente”, le disse il Cavaliere in collegamento telefonico. “Sono una donna che non è a sua disposizione”, rispose per le rime Bindi. L’ex ministra di fronte a Gomez ha però voluto ricordare un fatto curioso fino ad oggi sconosciuto su quella puntata di Porta a porta. “Eravamo in differita. Quindi o Vespa aveva costruito tutto senza farci sapere che sarebbe intervenuto Berlusconi; o Berlusconi era in grado di seguirci in differita. Sono comunque due comportamenti scorretti da parte di un conduttore televisivo”.

Tanti i temi toccati nell’intervista dalla politica senese. Bindi ha ripercorso il suo abbandono del Pd nel 2018 sostanzialmente perché in rotta con la segreteria Renzi (“non avevo votato le sue leggi come il Jobs Act o la Buona scuola, che dovevo fare candidarmi?”); ha spiegato che l’avvento della Meloni a Palazzo Chigi è dovuto principalmente al fatto che l’attuale presidente del Consiglio “è stata capace di individuare il momento in cui non aderire al Popolo delle Libertà di Berlusconi e crearsi un suo piccolo partito (Fratelli d’Italia ndr)”; infine non ha esitato a sostenere che dopo gli attentati di Hamas del 7 ottobre 2023, rispetto alla guerra totale poi scatenata contro la Palestina, “Israele aveva alternative, perché una democrazia non si comporta come i terroristi”. E a proposito di terrorismo è stato toccante il momento in cui Bindi ha ricordato l’uccisione del professor Vittorio Bachelet nel 1980 da parte delle Brigate Rosse. Bindi all’epoca 29enne, era assistente proprio di Bachelet. Negli istanti dell’omicidio Bindi stava camminando e chiacchierando con il professore nell’atrio alla Sapienza di Roma. All’improvviso ha visto arrivare i due brigatisti che hanno freddato l’uomo, prima al cuore poi alla testa. “Ho perdonato, sono una cristiana, ma non ho dimenticato”, ha spiegato Bindi.

La prima puntata della nuova stagione di La Confessione vedrà protagonista anche lo scrittore Carlo Lucarelli in un vivace e articolato excursus tra gialli, cronaca nera, stragi di Stato e riflessioni sul fascismo, che secondo lui si è trasformato in una versione 2.0, ma non è per niente scomparso. L’omaggio ad Andrea Camilleri, le strane “presenze” degli avi nel castello romagnolo di Mordano dove abita, le storie giudiziarie che coinvolsero il padre, noto ematologo di fama mondiale, prima accusato di omicidio colposo poi definitivamente assolto e infine il coinvolgimento del patrigno, il conte Gaetano Manzoni Borghese, in un giro di traffico d’armi, offrono un Lucarelli inedito, che è voluto tornare proprio sul vulnus politico del “segreto di Stato”, che ancora copre responsabilità politiche dietro le stragi italiane. “Probabilmente dietro a tutto quello che è successo ci sono delle cose che riguardano non persone che c’erano allora e ci sono anche adesso, ma magari persone che ci sono adesso che avevano a che fare con gente di allora. Magari sono ‘figli politici’ di quella gente”, ha spiegato Lucarelli. “A volte si tratta anche dello stesso metodo, no? Che rimane lo stesso: sottogovernare l’Italia in un certo modo. Abolire il segreto di Stato significa tirar fuori queste magagne”.

La Confessione è un programma realizzato da Loft Produzioni, ideato da Luca Sommi e Peter Gomez, scritto da Cecilia Pandolfi ed Elena Rosselli, con la regia di Matteo Forzano, fotografia di Mauro Ricci, scenografia di Giorgia Ricci.



Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/11/la-confessione-di-peter-gomez-alle-20-15-carlo-lucarelli-e-il-fascismo-2-0-rosy-bindi-e-il-mistero-della-telefonata-di-berlusconi-le-anticipazioni/7832904/

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