La rivolta in Trentino scatena la raccolta firme per bloccare il taglio dell’abete di Natale del Papa: «È uno scempio»


Nel piccolo comune di Ledro, situato in Trentino, è in corso un acceso dibattito riguardo al destino di un abete rosso secolare. Questo albero, alto 29 metri, è stato scelto per adornare piazza San Pietro durante le festività natalizie. Due comitati locali hanno avviato una petizione sulla piattaforma change.org, raccogliendo 40.000 firme contro il taglio dell’albero, considerato una tradizione pagana e quindi estranea al significato cristiano del Natale. Tuttavia, il sindaco di Ledro ha ribadito che l’operazione è sostenibile e in linea con le normative forestali locali.

Polemiche e Risposte

Il Comune di Ledro ha sottolineato che solo uno dei 40 alberi previsti per il Vaticano verrà tagliato nei boschi locali, mentre gli altri saranno acquistati da vivai. La polemica ha evidenziato l’uso di risorse pubbliche, stimato in 60.000 euro, per questa operazione. Nonostante le critiche, il sindaco ha affermato che l’intera comunità parteciperà con entusiasmo alla cerimonia di accensione a Roma.

Opinioni Divise

I comitati promotori della petizione, come il “Comitato Quaranta e tre milioni”, contestano l’accordo tra il Comune di Ledro e il Vaticano, insistendo sul fatto che il taglio degli alberi aggrava le problematiche ambientali e il dissesto idrogeologico. Fra i residenti le opinioni sono contrastanti: alcuni concordano con la donazione dell’abete, mentre altri contestano i costi dell’operazione. I comitati continuano a chiedere attenzione verso l’importanza del patrimonio naturale e la visita del Papa in Valle di Ledro.





Fonte: https://www.lacronacadiroma.it/2024/11/la-rivolta-in-trentino-scatena-la-raccolta-firme-per-bloccare-il-taglio-dellabete-di-natale-del-papa-e-uno-scempio/

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